di Luca Di Berardino
Passare due anni in latitanza tra Francia e Sud America è sicuramente un’esperienza logorante, ma Massimo Carlotto non è soltanto riuscito a vincere la sua guerra personale e a rientrare in Italia come uomo libero. È riuscito anche a sublimare nella scrittura questo tragico calvario, affermandosi negli ultimi anni come uno dei migliori scrittori Noir contemporanei.
Già famoso per le avventure dell’Alligatore, investigatore privato dai metodi non sempre ortodossi, Carlotto decide stavolta di portare il genere là dove nessuno aveva mai tentato.
Algeri, 1541. L’esercito di Carlo V è alle porte; Redouane e Othmane, due cristiani convertiti all’islam per poter vivere in armonia il loro amore proibito, combattono al fianco degli islamici e di altri rinnegati per respingere l’invasione cristiana. Finita la battaglia inizia un secondo calvario: Othamne si invaghisce di un giannizzero, feroce guardia personale del sultano, trascinando anche il compagno in un vortice di intrighi e vendette. L’accurata ricerca storica dell’ autore ci catapulta in un mondo distante e coinvolgente, dove si evince che a quel tempo la società islamica era molto più tollerante della controparte cristiana.
Opera intrigante e forse inizio di una nuova saga di gialli verosimili di cui Carlotto è maestro. Come chicca finale un cd allegato che funge da colonna sonora, per immergersi maggiormente nell’atmosfera già di per sé ricreata ad arte.