di Eclipse.154
Mulholland Drive è sinonimo di insonnia. Naturalmente non vi presento un horror: qui parliamo di David Lynch e del suo capolavoro. Un’opera quasi impossibile da interpretare in maniera attendibile. Dopo una prima visione del film si è turbati, confusi, travolti dal finale apparentemente sconnesso, capace di cancellare tutte le certezze che abbiamo accumulato pian piano. Le vicende costituiscono il sogno della protagonista Diane Selwyn (Naomi Watts), che proietta totalmente i suoi desideri, le sue paure e le sue angosce in Betty Elms, il suo alter ego onirico. Betty è una giovane e promettente attrice che, arrivata nella splendida Los Angeles, sogna di sfondare nel mondo del cinema. Alloggia a casa della zia, ma non è sola. In casa, infatti, si nasconde Rita, una donna che ha subito un terrificante incidente la sera prima lungo la Mulholland Drive, e che, a causa del trauma, non ricorda nemmeno il suo nome. Betty decide di aiutarla per fare luce sulla sua identità . Banale? Aspettate di arrivare all’epilogo! Con la comparsa di sempre nuovi personaggi, la trama si infittisce e la mente dello spettatore viene stuprata da una raffica di colpi di scena. Capolavoro da vedere tassativamente! E non dimenticate gli ansiolitici!