di Luca Di Beradino
Io penso che scandalizzare sia un diritto, essere scandalizzati un piacere e chi rifiuta il piacere di essere scandalizzato è un moralista.
Pier Paolo Pasolini
L'opera d'arte riesce a comunicare con la testa e il cuore di una persona. Spesso il messaggio è univoco, a volte ambiguo e in alcuni casi il messaggio e le sensazioni sono percepite diversamente secondo la personalità del fruitore dell'opera. La prima volta che Samuel Beckett mise in scena Aspettando Godot, il 95% del pubblico pagante rimase insoddisfatto e infastidito da quella “strana” opera teatrale. In pochi riuscirono a capire che l'autore stava creando qualcosa di nuovo: il teatro dell'assurdo. O meglio, si pensi alla rivoluzione della commedia teatrale fatta da Oscar Wilde con The importance of being earnest.
Abbiamo fatto passare molto tempo per parlare del fenomeno Grezzo 2 creato dall'eclettico Nicola Piro per poter andare oltre tutti gli elogi e gli insulti che hanno caratterizzato questa produzione.
Prima di entrare nel merito, ricordo che Grezzo 2 è un FPS creato con una Mod di Doom dove Piro ha elaborato i quadri, la storia e le voci di molti personaggi. Vorrei inoltre risolvere una delle critiche maggiormente mosse a questo titolo: la mancanza di rispetto verso i personaggi presi dalla realtà come il papa, Berlusconi, Vasco Rossi e altri. Nicola Piro non ha fatto altro che utilizzare il politicamente scorretto come formula di comunicazione. Pe quale motivo dovremmo prendercela con lui perché ci da la possibilità di uccidere Berslusconi quando i nostri media sono pieni di prodotti con una filosofia di base simile: South Park ha avuto un successo incredibile insultando e uccidendo diversi personaggi pubblici americani. E in gran parte del mondo la satira e il grottesco sono rispettati, a differenza del bel paese che si classifica dietro a Niger e Haiti per la libertà di stampa (fonte World Press Freedom Index 2014 n.d.r.). Il problema di fondo è solo che Nicola Piro riesuma un genere che sembrava morto e sepolto in Italia: il grottesco.
Quindi prima di prendervela con lui dovreste prendervela con tutti gli artisti, in vita e non, che hanno deciso di usare un linguaggio violento e irriverente.
Da dove hai reperito i contenuti di Grezzo 2?
La costruzione dei livelli è stata fatta grazie ad una mod di Doom. Devi sapere che la comunity di modder di questo gioco è una delle più popolose e attive della storia dei videogiochi. Grazie a loro sono riuscito a reperire armi e mostri in gran quantità. I livelli sono stati creati da me sempre sfruttando un programma in circolo sulla rete. Altri contenuti provengono da molti giochi del passato come Blood, Carmageddon e molti altri.
Ad alti livelli di difficoltà, risulta molto complesso avanzare sia per la costruzione dei livelli sia per la sfida posta dalla grande mole di mob incontrati. Come mai questa scelta?
Prima di tutto il gioco risulta molto ostico perché doveva darmi del filo da torcere. Mi spiego: il gioco prima di tutto doveva offrire una sfida a me che ne conoscevo tutti i particolari altrimenti mi sarei annoiato. Per quanto riguarda l'architettura dei livelli a volte mi sono divertito a creare pezzi particolarmente difficili, come ad esempio la scalinata del paradiso dove io volevo che il giocatore cascasse per sentire la canzone di Gianni Morandi: Uno su mille.
Chi sei?
Io sono Nicola Piro e Grezzo 2 nasce inizialmente per gioco con i miei amici: prendevo i personaggi di Doom, ne scambiavo le facce con quelle dei miei amici e li facevo doppiare da loro. Questo gioco diede vita a Grezzo 1 che è reperibile solo nei pc della mia scuola. Ho deciso di lasciarlo li perché era pieno di battute e situazioni che non erano comprensibili al di fuori del Liceo.
Dopo questa fase ho lavorato per un paio di anni con questo mod open source su doom e, quando mi sono sentito pronto, ho iniziato a riempirlo di tutte le stronzate che mi venivano in mente. L'idea di andare in giro per una città piena di stereotipi italiani, rovinare il concerto a Vasco Rossi e sparare a Emilio Fede è sempre stata una cosa che mi divertiva e non avevo mai trovato in un videogioco sul tema.
In Grezzo 2 hai voluto dare una funzione estetica alla violenza e al sangue come fa Tarantino nei suoi film?
Credo di si ma sicuramente senza la profondità di Tarantino. Sono un amante degli sparatutto violenti e grotteschi e nel momento in cui decisi di fare un gioco non poteva che essere su questo stile.
Perché sparare in faccia a Emilio Fede?
Perché no? Tutti i personaggi inseriti in Grezzo 2 sono personaggi che, oltre a starmi sui coglioni, si sono sputtanati da soli e fregati con le loro mani. Che poi molti dei personaggi ripresi in Grezzo 2 hanno avuto delle sventure in seguito all'uscita del gioco: Vasco Rossi è andato in coma, Andreotti è morto, Emilio Fede è in bancarotta e Berlusconi pulisce il culo ai vecchi.
Quale era l'obiettivo di Grezzo 2?
In Doom avevi la possibilità di uccidere dei corpulenti mostri rosa. Io credo che si debba dare la possibilità di sparare virtualmente ai veri mostri di oggi, come ad esempio quelli elencati prima. Grezzo 2 è una sorta di valvola di sfogo virtuale per una realtà che ci ha veramente ammorbato di cretinate.
Quale è la tua posizione sui giochi violenti?
Credo che i videogiochi violenti siano più educativi di quelli non violenti. Se in uno sparatutto io sparo ad un cane o ad una persona e da questi ne escono coriandoli io bambino rimango sconcertato perché dalle persone non escono coriandoli ma sangue. In pratica non sopporto l'ipocrisia che si cela dietro i videogiochi buonisti.
Pensi che giocare a videogiochi come il tuo possa fungere da catarsi per giocatori che hanno bisogno di esprimere il loro lato oscuro?
Non ho mai osservato il gioco con questa profondità ma devo dire che alcuni americani hanno scritto apprezzamenti su quanto sia coinvolgente giocare a Grezzo 2 strafatti di LSD e funghetti allucinogeni. Nello specifico mi dicevano che, anche se non capivano nulla dei dialoghi, si sentivano un'unica cosa col protagonista, quindi non escluderei a priori la possibilità della catarsi. Anche se per me non è così.
Cos'è per te la sperimentazione?
Io nell'arte apprezzo molto l'onesta. Mi interessano opere veritiere e oneste; non necessariamente di avanguardia o sperimentali. Non ho mai visto Grezzo 2 come un'opera sperimentale, bensì come un prodotto nato con doom ma rimordenato. Un gioco di allora, ma al tempo stesso attuale.
Cosa è cambiato dagli sparatutto di prima a quelli di adesso?
Non c'è più il sangue! Ma è mai possibile che io gioco ad uno sparatutto moderno come Battelfied 4, sparo in faccia ad un nemico e non vedo una goccia di sangue?
Soldier of fortune era un vero Fps! Fu il primo ad implementare un sistema di gore mapping dove i danni del bersaglio erano legati al calibro dell'arma che veniva usata. Negli sparatutto moderni questa cosa è totalmente assente; non so se per aumentare al massimo le vendite o se magari non ci pensano affatto. Gli ultimi prodotti seri rimangono quelli del periodo di Half-life 2 e Doom 3: un momento in cui ci fu un salto di qualità della grafica e della fisica che purtroppo ha portato alla nascita di brand famosi come Assassin's Creed e Call of Duty.
Mettiamo il caso che sia un programmatore che riesce a creare videogiochi, amo farlo e vorrei viverci. Mi trovo di fronte il mercato, quale è la tua posizione?
Sicuramente poter vivere con la passione di creare videogiochi è il sogno di tutti. Per quello che mi riguarda al momento siamo in due che ci occupiamo di Grezzo 2: io il gioco e un altro ragazzo il reparto grafico. Al momento viverci risulta impossibile in quanto noi vendiamo la confezione di Grezzo 2 che è stata fatta da noi e la vendiamo comunque in maniera privata. Spero in futuro di fondare una casa di videogiochi con altre persone per usare risorse proprietarie e poter sviluppare un prodotto che sia totalmente mio.
La comunity italiana di videogiocatori è molto vasta e combattiva, con utenti che competono anche in ambito internazionale. Come mai secondo te siamo così bravi nel giocare senza avere alle spalle aziende che producono alti prodotti videoludici?
Secondo me la domanda si risponde completamente con l'affermazione: siamo italiani.
Non siamo pronti per questo passo e forse non lo saremo mai finché veniamo bombardati quotidianamente da tutte queste stronzate mediatiche. Io credo che la maggior parte dei videogiocatori veda solo l'intrattenimento del mezzo mediatico e non riescano a vedere qualcosa di più profondo nel videogioco.
Pensi che rimarrai nello sparatutto o affronterai anche altri generi?
Per il momento mi sto occupando di finire Super Botte & Bamba 2 turbo che è un picchiaduro uno contro uno ma questa è solo una parentesi prima di un'eventuale Grezzo 3. Mi piacerebbe fare uno sparatutto semi-avanzato: se con Grezzo 2 ho preso in giro gli sparatutto anni 90 con Grezzo 3 prenderò per il culo gli sparatutto degli anni 2000 cercando di sfruttare risorse proprietarie.
Hai mai pensato al motore grafico Source della Valve?
Si, ci ho pensato ma non so se sia totalmente fruibile, a meno che non faccia delle mod sulla scia di successi commerciali come Left for dead. Sto ancora valutando perché comunque il source mi intriga sia per gli effetti sia per la fisica.
Altri generi saranno mai di tuo interesse?
Tra tutte le idee che mi sono venute in mente ci stava anche un RPG dei fratelli Vanzina. Un 8 bit retrò sulla scia del primo final fantasy in cui si potrebbe scegliere personaggi del calibro di Jerry Cala, Massimo Boldi e simili.
Qual è il valore della blasfemia?
Io sono un cultore dell'umanesimo moderno, cioè do tantissima importanza all'essere umano perché penso che possiamo essere davvero molto meglio di come siamo adesso.
Mi piacerebbe che ci fosse una sorta di tribù universale degli uomini che ci consenta di valicare qualsiasi confine, esplorare l'universo e arrivare li dove nessuno è mai giunto. Per fare ciò secondo me è necessario allontanare Dio: lui è solo una sorta di ancora che ci tiene relegati ad una dimensione che non ci appartiene, artefatta e totalmente dannosa. Per quello che mi riguarda offendere la divinità è un diritto, visto e considerato i danni che ha portato all'umanità nel corso della storia.
Quanto è importante la fine di un videogico?
Per me il finale è un pezzo importantissimo del videogioco in quanto il videogioco è un esperienza. Se dopo ore di gameplay mi ritrovo di fronte ad un semplice filmato di trenta secondi, io mi incazzo.
Rage è un esempio di questo scempio: gameplay passabile con una trama lineare da film porno. Si arriva ad un punto nel gioco in cui sembra che ci sia una mega svolta e il tutto viene interrotto da un filmato di qualche minuto che ne decreta la fine. Niente boss finale, niente mega-battaglia su vasta scala... niente! Un'esperienza davvero deludente.
Sicuramente preferisco i giochi che danno la possibilità all’utente di crearsi un finale tra diversi finali possibili.