Una sperduta villa in campagna senza numero civico o cognome, non curata e con un alone di mistero che la culla. Superato il giardino zeppo di ortiche ed erbacce arrivo al portone, cerco invano il campanello e finisco a battere le nocche sul legno. Interminabili minuti corrono mentre osservo polvere e ragnatele ; finalmente, dopo qualche istante, uno stridio conferma che l’abitazione non è così abbandonata come sembra.