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MAGAZINE DI ARTE E SCIENZA

Woundhead - L'antidoto dell'offesa verbale
Intervista a Luca Di Berardino

Woundhead è gioco di parole che abbiamo scelto per cercare di sintetizzare la dinamica che vogliamo rappresentare in questo progetto. Woundhead è l'unione del participio wounded (ferito) e head (testa). I Woundheads sono delle persone che sviluppano ferite particolari in seguito a insulti subiti: immaginate come possa essere un mondo dove l'insulto e l'offesa possano lasciare segni tangibili sul volto delle vittime

Davide e Golia - Intervista a Kyrahm

Si tratta di una performance di Kyrahm Ispirata agli eroi contemporanei che hanno detto no alle mafie. Verrà costruito un muro all’interno del museo MACRO, il Golia. Il muro dell’omertà e del silenzio verrà distrutto il 24 marzo da Luigi Leonardi e questo ha una valenza simbolica molto significativa. Il sound per queste due azioni è invece affidato ad Imok.

Il settimo senso
Intervista a Silvano Agosti

Sperimentare è il settimo senso dell’essere umano. È impossibile concepire la vita quotidiana senza sperimentazione perché allora si tratterebbe solo di esistenza e non di vita. L’esistenza riguarda le pietre, il carbon fossile… invece la vita riguarda l’essere umano! Allora sperimentare vuol dire incontrare ciò che è eternamente nascosto in ogni cosa.

Non crediamo mai di essere qualcun altro
Intervista a DoppioSenso Unico

C'è un luogo della Terra, secondo voi, dove non si fa teatro? Probabilmente nei cimiteri di ermellini a sud di Toronto. O nelle foreste di marmo che circondano la periferia di Zanzibar. Ma anche in molti teatri, spesso.

La porta dimensionale
Intervista ad Adriano De Vincentiis

Io amo il disegno puro, il disegno come applicazione diretta della visione, del sogno, della forza creativa. In questa prospettiva, ravviso un appiattimento tremendo del fumetto e del disegno. Onestamente, il panorama artistico mi pare ripetitivo, privo di genio e perfino di talento.

Mettetevi comodi e chiudete gli occhi!
Intervista a Il Teatro degli Orrori

Il Teatro degli Orrori potrebbe essere il modo più crudo per definire la storia degli ultimi decenni di questo paese e sono certo di non esagerare. Il Teatro degli Orrori potrebbe essere il titolo di un romanzo gotico ristampato nei nostri giorni, oppure il nome di una tela di Hieronymus Bosch, ma in questa sede è soltanto il nome di una vulcanica rock band emergente che ho potuto ammirare qualche sera fa in un esaltante live a Parabiago (Milano).

Illustrazione di una rabbia artistica
Intervista ad Alessandro Di Massimo

Ultimamente sono ossessionato dallo splatter; le mie storie sono piene di sangue e scene cruente. Mi piace molto cercare di rendere poetiche immagini efferate, le trovo molto evocative. Per il resto salto di palo in frasca: a volte parlo di me, a volte di attualità.

La qualità nasce dall’esperienza
Intervista ad Alfio Cavallotto

La nostra intenzione era quella di eliminare, oltre ai prodotti chimici erbicidi, tutti i prodotti chimici di sintesi pericolosi, come gli insetticidi e gli acaricidi. Abbiamo scelto, perciò, di reintrodurre gli insetti predatori, insetti indigeni che erano stati distrutti.

Dai manga alla musica, la rivalsa di una donna giapponese
Intervista a Riyoko Ikeda

Negli anni ’70 era veramente difficile per un’autrice di shoujo manga parlare di temi storici, poiché si rivolgeva a bambine dai 10 ai 14 anni. A me interessava principalmente creare un’opera innovativa, una cosa mai fatta prima. Inoltre volevo parlare di una donna che avesse un ruolo importante nella società.

Il potere taumaturgico della scrittura
Intervista a Giuseppe Genna

Nel momento preciso in cui si scrive, si è e non si sa cosa si è – se maschio o femmina, se giovane o anziano. Questa è la porta della taumaturgia attraverso la scrittura. Accade lo stesso per chi legge, se è nell’incanto della lettura. Si è – questo è tutto, bisogna trarne conseguenze non semplicemente intellettuali.

I retroscena della sceneggiatura
Intervista a Tonino Guerra

In realtà erano loro che trovavano in me qualcosa da utilizzare. Ricordo una conversazione tra Fellini e Tarkovski. Uno di loro ha detto: “Ma sai, noi registi prendiamo sempre dei brandelli di un poeta”. Per questo dico sempre ai giovani: “Non scrivete sceneggiature o soggetti, sono inutili, dovete scrivere racconti, dimostrare che siete capaci di scrivere per conto vostro”.

Il pensiero come si faceva una volta
Intervista a Igor Salipchic, artigiano del pensiero

Citeremo Monicelli: “Cos’è il genio? È fantasia, intuizione, colpo d’occhio e velocità di esecuzione.” Igor Salipchic incarna la figura del… No! Igor Salipchic ci piace. Non ci saranno per lui complimenti o prefazioni roboanti. Non sarà necessario adularlo o descriverne le capacità artistiche. A lui tutto questo non serve, e speriamo d’altronde non serva soprattutto a voi. Ma chissà non vi abbiano già abituati…
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